Il 23 e 24 Settembre lo staff del Ricarica Foto Festival propone un laboratorio fotodidattico/esperienziale ed itinerante condotto dal fotografo e artista Luca Bortolato che si terrà nei territori dell’Oltrepò Mantovano con partenza dal Comune di Sustinente.
Il laboratorio combinerà diverse tecniche espressive e di ricerca come la fotografia, il mindfulness, la scrittura e le parole ed è aperto a tutte e tutti. NON è richiesta esperienza in ambito fotografico in quanto la fotografia verrà utilizzata semplicemente come mezzo per racchiudere un pensiero.
L’intento di Luca Bortolato è quello di offrire ai partecipanti un’esperienza unica di immersione nel territorio, nel proprio sentire e di scambio con l’altro che porti alla realizzazione di un prodotto artistico finale condiviso. Il percorso prevede 5 tappe in luoghi dell’Oltrepò individuati dall’artista, dove si svolgeranno le attività laboratoriali.
Il laboratorio si terrà dalle 9:30 alle 18:30 in entrambe le giornate previste, il pranzo sarà per tutti al sacco per permettere uno scambio continuo tra i luoghi, il territorio e il gruppo di lavoro.
Verranno forniti tutti i materiali necessari per lo svolgimento delle attività, si consiglia di portare con se una coperta o un telo per potersi sedere a terra. NON è necessario portare con se una macchina fotografica.
Il laboratorio si rivolge a un pubblico di adulti e ragazzi dai 16 anni in su.
Il tutto si inserisce nel contesto degli eventi di avvicinamento consapevole alla seconda edizione del Ricarica Foto Festival che si terrà a Settembre 2024 nel territorio comunale di Sustinente (MN).
Modalità di iscrizione e costi:
Il laboratorio ha un costo di 30 Euro – intero e di 25 Euro – ridotto per Under 25.
Per prenotare è sufficiente inviare un Whatsapp al 340 7495427 o una mail all’indirizzo [email protected]
Per maggiori info potete scrivere sempre a [email protected]
Luca Bortolato
Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Venezia (1999), continua la sua formazione nell’immagine diplomandosi al corso triennale di Design Industriale di Padova (2007), cominciando ad instaurare rapporti e collaborazioni con diversi fotografi. Nasce così il suo percorso visivo che ha radici profonde dentro una sua personale indagine nell’Identità.
Crede fortemente nella divulgazione culturale, portando oggi il suo lavoro di ricerca in musei e fondazioni di molte città italiane.
Integra il teatro performativo e la pratica della mindfulness al suo percorso, applicando così nei sui lavori un nuovo approccio di presenza e di utilizzo del corpo, di ascolto nel silenzio e di osservazione lenta per poter riscoprire e condividere il Genius Loci dei luoghi, fisici e metafisici, in cui si trova ad operare.
Oggi si occupa di progetti di arte relazionale e crea laboratori per la didattica museale in tutta Italia.