pervertens

di Eleonora Mari e Fabrizio Pelfini

La mostra si trova presso – Parco Moreschi –

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“Questo lavoro nasce da una riflessione sui comportamenti personali degli autori. Ci siamo interrogati sul modo di alimentarci, abitare, comunicare, soddisfare fabbisogni energetici, economici e tecnologici.”

Il titolo del progetto è una satirizzazione del concetto di Homo Sapiens, che diventa Pervertens. Esistiamo da 300.000 anni, ci siamo auto definiti Homo Sapiens: esseri viventi dotati di un cervello strutturato, capaci di creatività, ragionamento astratto, linguaggio e introspezione, ma con le nostre azioni condizioniamo indeboliamo l’ambiente terrestre.

“La specie intelligente è quella che sopravvive, l’umanità non sembra esserlo”. Danilo Mainardi – Etologo

Viene da chiedersi: apparteniamo effettivamente a una specie superiore? “Se doveste sentire il luogo comune secondo cui in natura vige la legge del più forte, sappiate che sono sciocchezze: in natura, prendere decisioni condivise è la garanzia di risolvere correttamente problemi complessi”.  Stefano Mancuso – Botanico.

Eleonora Mari

Classe ’95, sviluppa la sua arte attraverso il disegno e soprattutto la fotografia.
Rappresenta riflessioni legate alla natura e al legame che l’essere umano intesse con essa. Il risultato sono spesso autoscatti.

Laureata in Scienze dei Beni Culturali, collabora con fotografi e artisti attivi in vari campi per progetti artistici o semplicemente per documentare il loro lavoro e la loro passione. Ha sviluppato progetti nell’ambito sociale, per documentare realtà marginali, fonte di stimoli e ricchezze da coltivare.

 

Fabrizio Pelfini

Nasce nel 1980 a Verbania. Dove cresce tra lago e montagne, appassionandosi alla natura in modo viscerale. Dopo il diploma di studi classici inizia a lavorare nel settore forestale.

Da una decina di anni i boschi diventano fonte d’ispirazione per la realizzazione di lavori artistici in legno massello e quadri in tecnica mista. Crede che l’ arte risvegli l’uomo da una società materialista e soporifera.